Donatella Izzo si è laureata (1978) e perfezionata (1981) presso l’Università di Roma “La Sapienza” e, dopo aver insegnato Lingua e letteratura inglese e Letteratura nord-americana nelle Università di Pescara (1984-1992) e di Salerno (1992-1994), è dal 2000 professore ordinario di Letteratura angloamericana presso l’Università di Napoli “L’Orientale”. Nel novembre 2004 è stata eletta Presidente dell’AISNA (Associazione Italiana di Studi Nord-Americani) per il triennio 2005-2007. Dal 1980 al 2018-9 ha partecipato a numerose ricerche finanziate (tanto dal CNR quanto, la più recente, dal Deutsche Forschungsgemeinschaft), delle quali è stata anche coordinatrice (1992-3, 1996) o co-coordinatrice (2018-9). Ha espletato il compito di referee per riviste e case editrici internazionali e per enti e università italiane e internazionali. Nel triennio 2017-2019 ha fatto parte del gruppo di lavoro per la valutazione delle riviste dell'ANVUR. Fa parte del comitato scientifico di riviste scientifiche nazionali e internazionali quali Ácoma (della quale è stata anche codirettrice dal 2011 al 2018), AmLit-American Literatures, Anglistica, Between, Nuova Corrente, The Henry James Review, e Trame di Letteratura Comparata. Partecipa inoltre ai comitati scientifici di diverse collane nazionali accademiche nazionali e internazionali, e co-dirige (con Giorgio Mariani) la collana “Sapienza Studies in American Literature and Culture” (Roma, Sapienza University Press), nonché (con Giorgio Mariani e Mauro Pala) “Le balene. Studi di letteratura americana comparata” (Napoli, La Scuola di Pitagora editrice) e (con Gigliola Nocera) "Passaggio a Nordovest. Testi e Studi di Americanistica" (Lugano, Agorà Edizioni). Dal 1998 fa parte del Comitato scientifico nazionale del “Centro di Studi sui linguaggi delle Identità” presso l’Università degli Studi di Bergamo e dal 2008 è “Fellow” del Collegium of World Literary History di Stoccolma. Ha tenuto conferenze in università italiane e straniere e partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali, in Italia e all'estero, tanto su singoli autori, quanto su tematiche generali o teoriche inerenti all'americanistica come disciplina o alla didattica universitaria. Ha organizzato numerosi convegni nazionali e internazionali. Fa parte, dal 2004, del corpo docente della prestigiosa scuola di perfezionamento “The Futures of American Studies” diretta dal professor Donald E. Pease, jr. presso il Dartmouth College (USA), di cui è co-direttrice dal 2013, e nel 2007 e 2008, ha fatto parte della Faculty dell'appena istituita Summer School del Clinton Institute for American Studies dello University College di Dublino, diretto da Liam Kennedy. Nel 2012 ha fondato e codiretto (con Giorgio Mariani dell'Università di Roma "Sapienza") OASIS-Orientale American Studies International School, una summer school a cadenza biennale volta a creare significative interazioni scientifiche fra americanisti statunitensi e americanisti del sud dell'Europa e del bacino orientale e meridionale del Mediterraneo. E' stata ripetutamente (2016, 2021, 2022, 2023) Fellow dell'International Forum for United States Studies (IFUSS) presso la University of Illinois Urbana-Champaign.

I suoi interessi scientifici, dal 1981 ad oggi, hanno coperto tutto l’arco della letteratura angloamericana dai puritani fino alla letteratura contemporanea, estendendosi anche alla letteratura britannica (Ch. Dickens), ma le sue aree di ricerca privilegiate riguardano soprattutto, nel campo della letteratura statunitense, la prosa dell’Ottocento -- con particolare riferimento a Herman Melville e a Henry James, cui ha dedicato diversi saggi, traduzioni, edizioni e volumi (Henry James, 1981; Quel mostro bizzarro: Henry James nella cultura italiana, 1887-1987, 1988; I giornali, 1990; Rose-Agathe e altre, 1992; Revisionary Interventions into Henry James, 2008 [con Carlo Martinez]; Daisy Miller, con introduzione e note, 2017) -- e del Novecento modernista (con saggi e volumi su F.S. Fitzgerald e su Sh. Anderson). Come studiosa di H.James gode di notorietà internazionale, come è attestato dalla pubblicazione di un suo volume sull’autore presso una University Press statunitense (Portraying the Lady. Technologies of Gender in the Short Stories of Henry James, 2001) e dai numerosi contributi, per invito, pubblicati presso editori inglesi e americani. In riconoscimento del suo contributo agli studi internazionali su James, è stata designata Secretary Treasurer della International Henry James Society per il 2009, Vice-President per il 2010, e ne ha assunto la presidenza nel 2011. E' stata inoltre membro dell'Executive Council della IASA (International American Studies Association).

Oltre all’attività critica dedicata a singoli autori ed opere del canone angloamericano, l’altra sua grande area di ricerca è quella relativa all’indagine sulla letteratura in senso teorico e transnazionale (Il racconto allo specchio. ‘Mise en abyme’ e tradizione narrativa, 1990; Teoria della letteratura. Prospettive dagli Stati Uniti, 1996), con particolare attenzione alle prospettive comparatistiche da questa aperte. In questo senso si è mosso un copioso filone delle sue ricerche, volte a porsi all’intersezione tra il campo disciplinare dell’americanistica -- indagato non soltanto nella specificità dei suoi oggetti di studio ma anche nella sua formazione storica e nei suoi paradigmi concettuali e istituzionali -- e quello della comparatistica, in particolare nei suoi più recenti sviluppi attenti alle dimensioni extraeuropee e globali dei transiti letterari e culturali. Tali indagini si sono svolte con particolare riferimento tanto alla ricezione italiana della letteratura americana quanto alla storia comparata dell'americanistica statunitense e di quella italiana (si veda il saggio “Outside Where? Comparing Notes on Comparative American Studies and American Comparative Studies”, pubblicato nel prestigioso volume curato da Janice Radway, Barry Shank, Penny Von Eschen e Kevin Gaines, American Studies. An Anthology, Oxford, Blackwell, 2009), come pure alle interazioni culturali tra USA e paesi asiatici, per le quali la sede universitaria dove presta servizio, “l’Orientale”, costituisce un osservatorio privilegiato. Di questi interessi--che l'hanno portata a coordinare (2009-13) il Dottorato di ricerca in Letterature comparate del suo ateneo e a dirigere (2010-12) la Scuola dottorale in Studi Interculturali--testimoniano diversi suoi lavori (“Contact Zones.” Rewriting Genre across the East-West Border, 2003, curato con Elena Spandri; America at large. Americanistica transnazionale e nuova comparatistica, 2004, curato con Giorgio Mariani; Suzie Wong non abita più qui. La letteratura delle minoranze asiatiche negli Stati Uniti, 2006), nonché alcuni tra i suoi contributi sulla letteratura asiaticoamericana e sui problemi di ridefinizione dell'americanistica statunitense pubblicati negli USA. Sempre all'incrocio dell'americanistica con la comparatistica si collocano alcuni recenti lavori sulle modalità di narrazione di tipo non tradizionale -- fumetto, serie tv -- cui sono stati dedicati saggi e curatele di numeri della rivista Ácoma. Una specifica direzione di ricerca recente riguarda lo studio della filosofia del poliziesco, dalle origini alle serie TV statunitensi post-9/11. Attualmente sta stendendo una storia della letteratura degli Stati Uniti per un importante editore universitario italiano.