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ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE DELL'INDIA E DELL'ASIA CENTRALE
Dati Generali
Periodo di attività
Syllabus
Obiettivi Formativi
Risultati di apprendimento attesi
Il corso intende fornire la base teorica e metodologica per lo studio e la comprensione dell'architettura rupestre in Asia meridionale, centrale e orientale, con speciale attenzione alle interazioni tra i diversi contesti, e per lo sviluppo della capacità di applicare queste conoscenze alla descrizione e all’analisi delle opere d’arte in oggetto.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Al termine del percorso formativo dell’insegnamento, la studentessa/lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito le conoscenze necessarie per identificare e interpretare, in chiave iconografica e iconologica, i contesti studiati. A partire dalle nozioni apprese in ambito architettonico, dovrà essere in grado di riconoscere e descrivere in maniera critica i materiali trattati, collocandoli nel corretto contesto storico e culturale.
Ulteriori risultati di apprendimento attesi
Autonomia di giudizio:
La studentessa/lo studente dovrà dimostrare la capacità di osservare, riconoscere e inserire le opere esaminate nel più ampio contesto storico, geografico ed economico dell’epoca in cui furono prodotte, mostrando di aver acquisito le conoscenze fondamentali per una fruizione consapevole delle diverse espressioni artistiche trattate.
Abilità comunicative:
La studentessa/lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito il lessico specialistico e gli strumenti metodologici necessari per descrivere in modo appropriato, critico e competente le opere analizzate.
Capacità di apprendimento:
La studentessa/lo studente dovrà aver sviluppato le competenze, sia conoscitive sia critiche, necessarie per affrontare studi successivi con un elevato grado di autonomia.
Prerequisiti
Il corso non richiede propedeuticità. Sono consigliabili tuttavia conoscenze pregresse, anche a carattere generale, di storia, geografia e cultura dell'Asia meridionale e orientale. Studentesse e studenti non frequentanti o lavoratori, se non in possesso di tali conoscenze, sono vivamente consigliati di concordare con le docenti un programma integrativo.
Metodi didattici
Gli obiettivi formativi, che il corso si propone di raggiungere, saranno conseguibili attraverso la partecipazione alle lezioni frontali, le quali saranno accompagnate da un ricco apparato di immagini e da presentazioni in power point. Oltre alle lezioni frontali in aula, si utilizzeranno la piattaforma e-learning gestita dal Centro Linguistico di Ateneo (CLAOR), basata sul sistema opensource Moodle, e la piattaforma Microsoft Teams, per migliorare la qualità dell’apprendimento, facilitando l’accesso alle risorse e ai servizi, così come anche agli scambi in remoto e alla collaborazione a distanza.
Verifica Apprendimento
Il raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi sarà verificato con una prova orale durante la quale, con il supporto delle immagini, gli studenti e le studentesse dovranno descrivere, analizzare e contestualizzare alcuni tra i manufatti, monumenti e siti studiati durante il corso.
L’esame si svolge in inglese.
La valutazione finale, espressa in trentesimi, è volta ad accertare la capacità delle studentesse/degli studenti di riconoscere, descrivere e contestualizzare i siti, i materiali le iconografie e i linguaggi espressivi analizzati durante il corso. I criteri di valutazione comprendono: la completezza dell’informazione, l’uso corretto del repertorio terminologico, le capacità descrittive e di analisi.
Testi
India
Dehejia, V. (1997). Indian Art. London: Phaidon Press. Chapter 5: Into the Mountainside. Cave Monasteries and Cave Temples.
Granoff, P. (2013) "What’s in a Name? Rethinking Caves." In Living Rock: Buddhist, Hindu and Jain Cave Temples in the Western Deccan, ed. by Pia Brancaccio. https://www.peepultree.world/livehistoryindia/story/monuments/whats-in-a-name-rethinking-caves
Brancaccio P. (2022) Views from the Black Mountain: The Rock-Cut Mahāvihāra at Kānheri/Kṛṣṇagiri in Konkan. In Early Medieval Buddhist Monasteries in South Asia, edited by A. Shimada, A. Amar Singh, and N. Morrissey, 74-88. RINDAS Working Paper Series, no. 34. Kyoto: Ryukoku University.
Brancaccio, P. (2019) “Monumentality, Nature and World Heritage Monuments: The rock-cut sites of Ajanta, Ellora and Elephanta in Maharashtra.” In Decolonising Heritage in South Asia: The Global, the National and the Transnational, edited by H. P. Ray, pp. 111-127. New Delhi: Routledge, 2019.
Afghanistan e l'oasi di Kucha:
Blänsdorf, C., M.-J. Nadeau, P.M. Grootes, M. Hüls, S. Pfeffer, L. Thiemann (2009) Dating of the Buddha Statues – AMS 14C Dating of Organic Materials. In: Monuments and Sites 19
Blänsdorf, C., M. Petzet (2009) The Giant Buddha statues in Bamiyan. Description, History and State of Conservation before the Destruction in 2001. Ibidem, pp. 17-35.
Barnes, T. G. (1995) Bamiyan: Buddhist Cave Temples in Afghanistan. World Archaeology 27/2, Buddhist Archaeology, pp. 282-302.
Flood, F.B. (2002) Between Cult and Culture: Bamiyan, Islamic Iconoclasm, and the Museum. The Art Bulletin 84/4, pp. 641-659.
Vignato, G. (2023) Solids and Voids in the Rock Monasteries of Kucha. International Journal of Buddhist Thought and Culture 33: 165–92.
In addition, brief information will be provided about the sites of Kakrak, Fouladi, Haibak, Jaghuri.
La Tradizione Cinese:
Howard, A. F. (1988). Tang Buddhist Sculpture of Sichuan: Unknown and Forgotten. Bulletin of the Museum of Far Eastern Antiquities, 60, pp. 25-35.
McNair, A. (2007) Donors of Longmen: Faith, Politics, and Patronage in Medieval Chinese Buddhist Sculpture. University of Hawai’i Press, chapter 6.
Tsiang, K. R. (2002) Changing Patterns of Divinity and Reform in Late Northern Wei. The Art Bulletin 84/2, pp. 222-245.
Si consiglia inoltre la visione, per gli argomenti trattati nel corso, dei seguenti siti web:
Contenuti
Il corso esplora la ricca e diversificata tradizione dell’architettura rupestre in Asia meridionale e orientale dall’antichità al periodo medievale. Attraverso lo studio di casi emblematici provenienti da India, Afghanistan e Cina, il corso analizza gli sviluppi religiosi, politici, artistici e tecnici associati ai monumenti rupestri, evidenziandone le connessioni interculturali. Tra i temi affrontati vi sono le origini e l’evoluzione dei siti rupestri, il rapporto tra architettura e paesaggio, lo sviluppo dei programmi iconografici, le tecniche costruttive e i sistemi di committenza.
Contenuti del corso:
1.Introduzione all’architettura rupestre – Perché le grotte? (prof.ssa Brancaccio)
2.Geografia e paesaggio, contesti storici e religiosi, tecniche e strumenti (prof.ssa Brancaccio)
3.India: Le grotte buddhiste del Deccan occidentale – Bhaja, Nasik, Kanheri (prof.ssa Brancaccio)
Ajanta: pittura e narrazione; Ellora: committenza multireligiosa
4.Afghanistan e Asia centrale (prof.ssa Filigenzi)
Bamiyan, scorci su Kakrak, Foladi, Haibak, Jaghuri
Le grotte dell’Oasi di Kucha: scambi artistici e architettura rupestre
5.La tradizione cinese (prof.ssa Visconti)
Le grotte di Dunhuang
Yungang e Longmen: grotte buddhiste della Cina settentrionale e centrale
Il sito rupestre di Nankan: grotte buddhiste della Cina meridionale
Lingua Insegnamento
Inglese
Altre informazioni
Il corso è tenuto congiuntamente dalla prof.ssa Pia Brancaccio, dalla prof.ssa Anna Filigenzi e dalla prof.ssa Chiara Visconti.