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LINGUE E LETTERATURE DEL GIAPPONE E DELLA COREA
Dati Generali
Periodo di attività
Syllabus
Obiettivi Formativi
OBIETTIVI E RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Al termine del corso lo studente sarà in grado di leggere e scrivere i due sillabari fonetici (hiragana e
katakana) e circa 180 sinogrammi (kanji). Inoltre, avrà acquisito un vocabolario di base e alcune
strutture sintattico-grammaticali fondamentali che gli permetteranno di comprendere semplici testi e
affrontare piccole conversazioni.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
APPLICATE
Il percorso formativo dell’insegnamento intende fornire allo studente le conoscenze e gli strumenti
metodologici necessari per una scrittura corretta dei singoli caratteri giapponesi, e la capacità di
produrre e comprendere testi scritti e orali. Grazie al vocabolario e alle strutture sintattico-grammaticali
presentati durante il corso il discente riuscirà a decodificare con agio brani di comprensione scritti,
nonché ad affrontare conversazioni con interlocutori madrelingua su temi di carattere generale.
ULTERIORI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Autonomia di giudizio
Al termine di questa prima annualità l’alunno sarà già in grado di riconoscere registri linguistici diversi,
che richiedono l’uso di forme differenti di alcune parti del discorso, come verbi o aggettivi, a seconda
del contesto. In particolar modo, imparerà le regole fondamentali della pragmatica della lingua giapponese, che prevede spesso l’uso del non detto e implica un’alta capacità di deduzione da parte di
chi ascolta nei confronti del messaggio proveniente dall’interlocutore. Lo studente sarà quindi in grado
di decodificare in maniera corretta i vari elementi della comunicazione verbale, paraverbale e non
verbale.
Abilità comunicative
L’allievo sarà in grado di parlare di sé in modo semplice, raccontare esperienze fatte, esprimere
intenzioni e desideri, chiedere informazioni e permessi, ed esprimere pareri su temi della vita
quotidiana.
Capacità di apprendimento
I docenti forniranno allo studente informazioni utili sulla metodologia di studio da seguire affinché ciò
che viene appreso in classe, durante le ore di lezione, sia acquisito in modo duraturo, con lo studio
autonomo a casa. La struttura articolata dei libri di testo sarà illustrata nel dettaglio durante le prime
lezioni del docente italiano, permettendo all’alunno di utilizzare al meglio questi strumenti e di sfruttarli
in maniera congrua rispetto alle proprie necessità.
Prerequisiti
Nessun prerequisito richiesto.
Metodi didattici
Il corso, annuale, prevede ogni settimana una lezione con un docente italiano, e quattro esercitazioni
linguistiche con docenti madrelingua. Durante le lezioni del docente italiano saranno introdotti, di volta
in volta, nuovi vocaboli e argomenti grammaticali, e gli studenti saranno spronati a leggere brevi testi, a
tradurre o costruire frasi utilizzando gli elementi studiati e a fare domande su quanto dovesse risultare
poco chiaro.
In occasione delle esercitazioni linguistiche, invece, i discenti avranno la possibilità di praticare con una
modalità immersiva quanto appreso in via teorica. Ognuna delle tre esercitazioni linguistiche
settimanali avrà un contenuto distinto: a) esercizi di grammatica, conversazione e approfondimenti su
espressioni specifiche; b) lettura e scrittura; c) ascolto e dettato.
In aggiunta a tutto ciò, gli alunni avranno a disposizione un corso integrativo e NON sostitutivo in
formato digitale (e-learning) sulla piattaforma elettronica d’Ateneo, all’interno del quale troveranno
ogni settimana nuovi esercizi interattivi, con correzione in tempo reale, creati appositamente dai docenti
della cattedra sulla base del sillabo.
È opportuno sottolineare che, per quanto la frequenza non sia formalmente obbligatoria, una
PARTECIPAZIONE COSTANTE, e soprattutto ATTIV A, a ogni singola lezione ed esercitazione
linguistica, nonché lo svolgimento degli esercizi forniti nell’aula virtuale, siano un requisito
imprescindibile ai fini del raggiungimento dei risultati attesi.
Verifica Apprendimento
L’esame si articola in prova: scritta e orale
La prova scritta prevede:
brani di comprensione con domande vero/falso e domande a risposta aperta; domande sulle strutture
sintattico-grammaticali con risposta a scelta multipla e risposta aperta; scrittura e lettura dei kanji (sino
grammi); dettato, ecc.
NB: Trattandosi di un corso annuale, non è possibile sostenere lo scritto prima che siano finiti i due
semestri del proprio anno di frequenza. Gli studenti iscritti al corso per l’anno accademico 2025-2026
potranno pertanto partecipare agli esami scritti a partire da giugno 2025.
La prova orale, che può essere affrontata solo dopo aver superato lo scritto, consiste in:
1. Presentarsi;
2. Conversazione libera con domande sulla vita di tutti i giorni;
3. Lettura di uno dei testi che si trovano all’interno di ciascuna unità del libro adottato: Genki, V ol.
I. e relative domande di comprensione;
4. Dettato;
5. Traduzione (orale) dall’italiano in giapponese di frasi che prevedono l’utilizzo di tutto il
vocabolario e le regole grammaticali presentati durante il corso.
Lingua in cui si svolge l’esame: giapponese
Testi
Libri di testo:
– Banno E., Ikeda Y . et al., An Integrated Course in Elementary Japanese. Genki (3a ed.), V ol. 1,
The Japan Times, Tōkyō, 2016;
– Banno E., Ikeda Y . et al., An Integrated Course in Elementary Japanese. Genki. Workbook (3a
ed.), V ol. 1, The Japan Times, Tōkyō, 2016;
Materiali aggiuntivi consigliati:
A) Grammatiche
– Makino S., Tsutsui M., A Dictionary of Basic Japanese Grammar, The Japan Times, Tōkyō,1989;
– M. Mastrangelo, N. Ozawa, M. Saito, Grammatica giapponese, Hoepli, Milano, 2016;
B) Testo di lettura:
– Nihongo tadoku kenkyūkai (ed.), Reberu betsu nihongo tadoku raiburarī. Nihongo yomu yomu
bunko. Reberu 1, Ask, Tōkyō, 2006.
Contenuti
1) Sillabari fonetici (hiragana e katakana).
2) Frasi affermative e interrogative. Legare due sostantivi con la particella no.
3) Pronomi e aggettivi dimostrativi e interrogativi. Locativi. La particella mo. Frasi negative. Particelle
enfatiche.
4) Coniugazione dei verbi. Particelle. Riferimenti temporali. Frasi interro-negative. Avverbi di
frequenza e quantità.
5) Verbi di stato. Forme passate della copula e dei verbi. Espressioni di durata temporale. Le particelle
mo e to.
6) Aggettivi. Formulare un invito. Contare oggetti.
7) La forma in –te. Richiesta gentile. Chiedere/dare un permesso. Esprimere un divieto. Descrivere due
azioni consecutive. Offrire il proprio aiuto. Espressioni causali.
8) La forma –te iru. Espressioni descrittive. Forma in –te per unire due proposizioni. Descrivere lo
scopo del movimento di qualcuno. Contare persone.
9) Forme piane. Discorso informale. Esprimere ciò che si pensa e riferire ciò che ci è stato detto.
Richiesta negativa gentile. “Mi piace/non mi piace/ sono bravo a/non sono bravo a fare qcs”. Pronomi
indefiniti.
10) Forme passate piane. Qualificare sostantivi con verbi e aggettivi. “Non ho ancora fatto qcs”.
Proposizioni causali.
11) Confronto fra due cose. Confronto tra tre o più cose. Sostituire un sostantivo con il pronome no.
Esprimere ciò che una persona ha in mente di fare. Esprimere un cambiamento di stato.
“Qualcosa/qualcuno, tutto/tutti”. La particella de.
12) Esprimere un desiderio. Elenco non esaustivo di azioni. Parlare di esperienze del passato. Elenco
non esaustivo di cose e persone.
13) Esplicitare una causa. Il verbo ausiliare sugiru. Dare un consiglio. Espressioni causali formali.
Esprimere un obbligo. Esprimere un’ipotesi.
Lingua Insegnamento
Italiano, Giapponese