ID:
0000287
Durata (ore):
48
CFU:
8
SSD:
DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO
Url:
LETTERATURE E CULTURE COMPARATE/Europeo Anno: 1
LETTERATURE E CULTURE COMPARATE/Occidente-oriente Anno: 1
Anno:
2024
Dati Generali
Periodo di attività
Primo Semestre (23/09/2024 - 20/12/2024)
Syllabus
Obiettivi Formativi
A conclusione delle lezioni e dello studio lo studente dovrebbe avere acquisito: 1. Una conoscenza del teatro del Novecento nei suoi diversi aspetti 2. La capacità di comprendere, attraverso lo strumento del teatro, le problematiche relative al Novecento come secolo caratterizzato da una profonda ridefinizione dei codici artistici 3. La capacità di analizzare il rapporto tra messa in scena registica e testo drammatico 4. La capacità di padroneggiare le questioni artistiche e linguistiche legate all riforma teatrale del Novecento 5. La capacità di comprendere in profondità i principali elementi teorici legati alla rivoluzione teatrale novecentesca 6. Considerato che si tratta di un corso destinato a studenti di corsi di laurea magistrale è ritenuta fondamentale la capacità di costruire un proprio discorso analitico a partire dai materiali di studio, siano essi legati alla bibliografia primaria (testi drammatici, regie, testi teorici) che a quella secondaria (saggistica critica). E’ ritenuta di estrema importanza anche la capacità di istituire un proprio collegamento argomentativo tra fenomeni diversi e riuscire a mettere in relazione tematiche strettamente teatrali con altre di natura culturale più generale.
7. Ci si attende anche una matura comprensione critica dei testi studiati così da ricavarne non solo le informazioni necessarie ma anche di coglierne l’impostazione storiografica e metodologica. 8. Si ritiene indispensabile, vista la natura magistrale del corso di studio, una dimensione pienamente attiva nel processo di studio, con capacità di costruire un discorso che sappia coniugare le conoscenze acquisite all’interno del corso con quelle derivanti da altri ambiti disciplinari.
Prerequisiti
E’ prevista una buona conoscenza della storia, della storia culturale e di quella letteraria e una capacità di approccio allo studio adeguatamente matura.
La conoscenza generale della storia del teatro non è data per scontata e si cercherà di compensarne la possibile mancanza durante il corso con informazioni ritenute indispensabili
Metodi didattici
Il corso si sviluppa sostanzialmente attraverso lezioni frontali, utilizzando, lì dove necessario, materiali visivi e audiovisivi. Durante le lezioni gli studenti verranno invitati a fornire loro punti di vista su alcune delle questioni trattate e chiamati a discutere di argomenti specifici per creare un percorso dialettico di apprendimento grazie a cui trovarsi in una posizione attiva nel processo di acquisizione della conoscenza. Un’attenzione particolare è dedicata alla messa in pratica da parte degli studenti delle capacità di analisi dei testi drammatici.
Verifica Apprendimento
L’esame si svolgerà in forma orale. Durante l’esame lo studente dovrà dimostrare padronanza delle nozioni storico teoriche e capacità di organizzare criticamente, autonomamente e in modo organico gli argomenti, facendo uso anche dei materiali iconografici e dei testi drammatici e teorici studiati, che possono, anzi devono essere consultati per sostenere l’argomentazione.
Il programma di esame ha valore biennale: può essere portato cioè dalle sessioni d’esame del 2024-25 fino a tutti gli appelli d’esame dell’a.a. 2025-26 .
Lingua in cui si svolge l’esame: italiano
Criteri di valutazione: Coerenza nell’esposizione, capacità di contestualizzazione storica, capacità di analisi del dato teorico e di quello operativo, completezza e ampiezza dell’informazione, padronanza nell’uso della terminologia, sia per quanto riguarda quella tecnica che quella del patrimonio linguistico dell’italiano.
Testi
- Lorenzo Mango, Il Novecento del Teatro. Una storia, Carocci
- Cesare Molinari, Bertolt Brecht, Laterza
- Lorenzo Mango, Edward Gordon Craig, Laterza
- Bertolt Brecht, L’opera da tre soldi
- Bertolt Brecht, La madre
- Bertolt Brecht, L’anima buona del Sezuan
- Bertolt Brecht, Vita di Galileo
- Dispense che verranno pubblicate sulla pagine Teams del corso che verrà aperta all’inizio delle lezioni
- Nel corso dell’anno accademico lo studente, per poter sostenere
l’esame, è tenuto ad assistere ad almeno due spettacoli dal vivo
(escludendo, quindi, filmati ed opere videoregistrate), che possono
essere scelti liberamente secondo il gusto e le possibilità individuali. Sugli
spettacoli scelti lo studente dovrà essere in grado di riferire brevemente
all'esame, indicando gli elementi caratterizzanti di quanto a visto,
relativamente all’impianto scenico, alla recitazione, alla organizzazione
del racconto drammatico.
Contenuti
Titolo del corso: Due modi di dire Novecento: Edward Gordon Craig e Bertolt Brecht
Il Novecento teatrale è un mondo complesso che presenta tanti diversi aspetti, tutti direzionati a ripensare il linguaggio e la consistenza stessa del teatro in una maniera nuova. Si inserisce, così, all’interno di quei processi di ripensamento delle arti che caratterizza il secolo ed è riconducibile alla nozione di rivoluzione in quanto momento di rifondazione del pensiero artistico.
Il corso affronterà questo tema storico attraverso due figure che, nella prima metà del secolo, introducono elementi tesi a gettare le fondamenta di un nuovo modo di intendere il linguaggio teatrale: Edward Gordon Craig e Bertolt Brecht. Si tratta di due figure diverse tanto nell’impianto del loro pensiero teatrale quanto nel fatto che il primo è un regista mentre il secondo un drammaturgo, pur se alla regia si dedicò in un periodo della sua vita. Entrambi, però, hanno la caratteristica di formulare un’idea di teatro forte e rivoluzionaria, che sposta radicalmente gli assetti del codice teatrale. La scena da elemento marginale diventa una componente primaria della scrittura teatrale, assolutizzandosi in Craig e dialogando con la parola in Brecht.
I processi di rifondazione linguistica messi in campo da questi due autori determinano, poi, delle conseguenze sulla missione del teatro: la bellezza come superamento del quotidiano in Craig, la politica come comprensione critica del mondo in Brecht. La porta d’accesso aperta da questi due autori ci consentirà di viaggiare all’interno delle diverse configurazioni che il teatro assume nel corso del Novecento per comprenderne le diverse forme e formulazioni, studiando come si afferma la regia quale centro dell’operatività teatrale e come si ridefinisce e si riposiziona la drammaturgia.
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Corsi
Corsi
LETTERATURE E CULTURE COMPARATE
Laurea Magistrale
2 anni
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