ID:
0000537
Durata (ore):
36
CFU:
6
SSD:
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE DELL'INDIA E DELL'ASIA CENTRALE
Url:
ARCHEOLOGIA: ASIA, AFRICA E MEDITERRANEO/Archeologie del Mediterraneo Anno: 1
ARCHEOLOGIA: ASIA, AFRICA E MEDITERRANEO/Archeologie dell'Asia e dell'Africa Anno: 1
Anno:
2024
Dati Generali
Periodo di attività
Primo Semestre (23/09/2024 - 20/12/2024)
Syllabus
Obiettivi Formativi
Le studentesse/gli studenti dovranno sviluppare un approccio corretto ai contenuti e ai metodi di analisi dello specifico contesto culturale dell’Afghanistan pre-islamico (attraverso la comprensione degli elementi formali, dei codici estetici e dei valori simbolici, ideologici e sociali soggiacenti) e del suo specifico contesto tecnologico, in cui a predominare sono materiali di natura effimera, che lasciano tracce più evanescenti; dovranno altresì sviluppare un approccio critico alla nozione di “ontologia dei beni culturali” e alla necessità di includere in questa nozione non solo la salvaguardia degli oggetti fisici, ma anche la tutela legale ed etica delle proprietà e delle identità culturali.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE
Il percorso di studio guiderà alla comprensione del ruolo fondamentale di strumenti di indagine e documentazione archeologica appropriati e dell’impatto dirimente che essi possono avere nella ricostruzione di patrimoni culturali in gran parte perduti. Pertanto, il corso stimolerà l’esercizio critico e autonomo dell’apprendimento, della padronanza degli strumenti e della scelta applicativa
ULTERIORI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Alla fine del corso, le studentesse/gli studenti dovranno aver elaborato, oltre alle nozioni richieste, la consapevolezza critica della pluralità dei contesti culturali e ambientali e la necessaria flessibilità di approccio che tale pluralità richiede; dovranno essere in grado di discuterne con appropriatezza di linguaggio e di ampliare i temi proposti attraverso una ricerca autonoma di fonti pertinenti e di riflessioni personali
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE
Il percorso di studio guiderà alla comprensione del ruolo fondamentale di strumenti di indagine e documentazione archeologica appropriati e dell’impatto dirimente che essi possono avere nella ricostruzione di patrimoni culturali in gran parte perduti. Pertanto, il corso stimolerà l’esercizio critico e autonomo dell’apprendimento, della padronanza degli strumenti e della scelta applicativa
ULTERIORI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Alla fine del corso, le studentesse/gli studenti dovranno aver elaborato, oltre alle nozioni richieste, la consapevolezza critica della pluralità dei contesti culturali e ambientali e la necessaria flessibilità di approccio che tale pluralità richiede; dovranno essere in grado di discuterne con appropriatezza di linguaggio e di ampliare i temi proposti attraverso una ricerca autonoma di fonti pertinenti e di riflessioni personali
Prerequisiti
Il corso non richiede conoscenze pregresse. Data la specifica connotazione dei temi trattati, sostanzialmente estranei alle competenze culturali abitualmente acquisite durante la formazione pre-universitaria, tutte le nozioni indispensabili a fornire adeguati strumenti di comprensione sono oggetto delle lezioni iniziali del corso. Queste sono rivolte anche a studentesse/studenti con conoscenze più avanzate, che esse/i dovranno ricollocare criticamente entro lo specifico contesto. Laddove necessario, e sulla base di esigenze individuali, possono essere consigliate specifiche letture integrative.
Metodi didattici
L’insegnamento prevede lezioni frontali sui temi del corso, di cui si approfondiranno soprattutto, anche in maniera interattiva, gli aspetti cruciali per la comprensione generale. Le lezioni saranno accompagnate da un ampio apparato visivo. Fatto salvo il rispetto delle regole riguardanti le opere di ingegno, le studentesse/gli studenti (frequentanti e non) possono acquisire copia dei ppt proiettati. Questi sono da intendersi, tuttavia, come strumento di comprensione integrativo, che non sostituisce lo studio dei materiali bibliografici di riferimento. La scelta e discussione in classe di temi di approfondimento costituisce una parte integrante del metodo didattico, volto a promuovere forme critiche e autonome di auto-apprendimento e auto-valutazione.
Verifica Apprendimento
A partire dagli argomenti trattati, le studentesse/gli studenti, individualmente o in gruppo, sceglieranno un tema da approfondire e ne condivideranno in classe i risultati attraverso una presentazione orale accompagnata da proiezione in ppt. La presentazione in classe deve essere considerata come una prova di autovalutazione in itinere, da cui ricavare, anche grazie alla discussione, elementi utili alla redazione dell’elaborato scritto da presentare all’esame finale. In alternativa, e in particolare per le/i non frequentanti, sarà possibile sostenere un esame orale tradizionale.
L’esame valuterà sia lʼapprendimento della materia specifica di studio sia la capacità di analisi critica sviluppata attraverso questʼultimo. La valutazione finale, espressa in trentesimi, terrà conto della completezza delle nozioni acquisite, della capacità di organizzarle in un coerente quadro storico, geografico e culturale di riferimento e dell’uso corretto della relativa terminologia.
Lingua in cui si svolge l’esame: italiano; studentesse/studenti straniere/i possono sostenere l’esame in lingua inglese o francese.
Avvertenze:
Le studentesse/gli studenti con disabilità e/o con DSA potranno concordare altre modalità d’esame con la docente, in accordo con il SOD - Sportello
Orientamento per la Disabilità e DSA
L’esame valuterà sia lʼapprendimento della materia specifica di studio sia la capacità di analisi critica sviluppata attraverso questʼultimo. La valutazione finale, espressa in trentesimi, terrà conto della completezza delle nozioni acquisite, della capacità di organizzarle in un coerente quadro storico, geografico e culturale di riferimento e dell’uso corretto della relativa terminologia.
Lingua in cui si svolge l’esame: italiano; studentesse/studenti straniere/i possono sostenere l’esame in lingua inglese o francese.
Avvertenze:
Le studentesse/gli studenti con disabilità e/o con DSA potranno concordare altre modalità d’esame con la docente, in accordo con il SOD - Sportello
Orientamento per la Disabilità e DSA
Testi
6 CFU
Per i singoli siti trattati:
Filigenzi, A. (2021) Mes Aynak: Afghan Buddhist Art in Context. In M.N. Walter and J.P. Ito-Adler (eds.) The Silk Road, Interwoven History, vol. 2: Buddhism. Cambridge: 209-243.
Filigenzi, A. (2009a) The Buddhist Site of Tapa Sardar. In A. Filigenzi, R. Giunta (eds.) The IsIAO Italian Archaeological Mission in Afghanistan 1957-2007. Fifty Years of Research in the Heart of Eurasia. Proceedings of the symposium held in the Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente, Rome, January 8th 2008. Roma: 41-57.
Filigenzi, A. (2009b) Ritual Forms, Cult Objects: Tapa Sardar at the Crossroads of Places and Phases of the Buddhist ecumene. In A. Filigenzi, R. Giunta (eds.) The IsIAO Italian Archaeological Mission in Afghanistan 1957-2007. Fifty Years of Research in the Heart of Eurasia. Proceedings of the symposium held in the Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente, Rome, January 8th 2008. Roma: 59-75.
Filigenzi, A. (2005) Fondukistan. Il mondo dell’archeologia. Roma: 585.
https://www.treccani.it/enciclopedia/l-archeologia-del-subcontinente-indiano-la-frontiera-indo-iranica_%28Il-Mondo-dell%27Archeologia%29/
Forgione, G. (2019) Tapa Sardar and Tepe Narenj: Widening the focus on the Buddhist art of Afghanistan. https://ghazni.bdus.cloud/tapa_sardar_and_tepe_narenj
Sugli aspetti tecnici:
Olivieri, L.M. et al. (2021) Fieldwork Guidelines for Archaeology Officers. Kabul: 152-212.
Forgione, G. (2019) Clays and colours: Tracking technologies and theories of vision in the ancient Buddhist art of Afghanistan. In L.M. Olivieri, S. Pannuzi (eds.) Restauro Archeologico 1: 130-141. https://oaj.fupress.net/index.php/ra/issue/view/526/57.
Forgione, G. (2021) Clay-based sculptures: analysis of technical aspects and typologies. Parthica. Incontri di culture nel mondo antico 23: 145-176.
http://www.libraweb.net/articoli3.php?chiave=202103501&rivista=35&articolo=202103501008.
8 CFU - in aggiunta al programma da 6 CFU:
Filigenzi, A. (2017) Technology and Humanities: Some Reflections on the Future of Afghan Cultural Heritage. In G. Stein, M. Fisher, H. Latify, N. Popal, and N. Dupree (eds.) Preserving the Cultural Heritage of Afghanistan, Proceedings of the International Conference Held at Kabul University, November 2014. Chicago: 75-84, figs. 57-69.
Filigenzi, A. (2020b) A space of mobility: the interregional dynamics of Buddhist artistic production as reflected in archaeological evidence. East and West, N.S. 1: 205-224.
La stessa bibliografia vale per le studentesse/gli studenti non frequentanti e Erasmus. Questi, tuttavia, sono invitati a contattare la docente per discutere eventuali integrazioni dei materiali di studio sulla base delle esigenze individuali.
N.B.: Il numero totale di pagine della bibliografia qui elencata è comprensiva di un corposo apparato illustrativo e relative didascalie.
Il reperimento autonomo dei testi è parte del normale processo di apprendimento metodologico. Sarà cura della docente fornire copia in pdf dei soli articoli/saggi non altrimenti reperibili
Per i singoli siti trattati:
Filigenzi, A. (2021) Mes Aynak: Afghan Buddhist Art in Context. In M.N. Walter and J.P. Ito-Adler (eds.) The Silk Road, Interwoven History, vol. 2: Buddhism. Cambridge: 209-243.
Filigenzi, A. (2009a) The Buddhist Site of Tapa Sardar. In A. Filigenzi, R. Giunta (eds.) The IsIAO Italian Archaeological Mission in Afghanistan 1957-2007. Fifty Years of Research in the Heart of Eurasia. Proceedings of the symposium held in the Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente, Rome, January 8th 2008. Roma: 41-57.
Filigenzi, A. (2009b) Ritual Forms, Cult Objects: Tapa Sardar at the Crossroads of Places and Phases of the Buddhist ecumene. In A. Filigenzi, R. Giunta (eds.) The IsIAO Italian Archaeological Mission in Afghanistan 1957-2007. Fifty Years of Research in the Heart of Eurasia. Proceedings of the symposium held in the Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente, Rome, January 8th 2008. Roma: 59-75.
Filigenzi, A. (2005) Fondukistan. Il mondo dell’archeologia. Roma: 585.
https://www.treccani.it/enciclopedia/l-archeologia-del-subcontinente-indiano-la-frontiera-indo-iranica_%28Il-Mondo-dell%27Archeologia%29/
Forgione, G. (2019) Tapa Sardar and Tepe Narenj: Widening the focus on the Buddhist art of Afghanistan. https://ghazni.bdus.cloud/tapa_sardar_and_tepe_narenj
Sugli aspetti tecnici:
Olivieri, L.M. et al. (2021) Fieldwork Guidelines for Archaeology Officers. Kabul: 152-212.
Forgione, G. (2019) Clays and colours: Tracking technologies and theories of vision in the ancient Buddhist art of Afghanistan. In L.M. Olivieri, S. Pannuzi (eds.) Restauro Archeologico 1: 130-141. https://oaj.fupress.net/index.php/ra/issue/view/526/57.
Forgione, G. (2021) Clay-based sculptures: analysis of technical aspects and typologies. Parthica. Incontri di culture nel mondo antico 23: 145-176.
http://www.libraweb.net/articoli3.php?chiave=202103501&rivista=35&articolo=202103501008.
8 CFU - in aggiunta al programma da 6 CFU:
Filigenzi, A. (2017) Technology and Humanities: Some Reflections on the Future of Afghan Cultural Heritage. In G. Stein, M. Fisher, H. Latify, N. Popal, and N. Dupree (eds.) Preserving the Cultural Heritage of Afghanistan, Proceedings of the International Conference Held at Kabul University, November 2014. Chicago: 75-84, figs. 57-69.
Filigenzi, A. (2020b) A space of mobility: the interregional dynamics of Buddhist artistic production as reflected in archaeological evidence. East and West, N.S. 1: 205-224.
La stessa bibliografia vale per le studentesse/gli studenti non frequentanti e Erasmus. Questi, tuttavia, sono invitati a contattare la docente per discutere eventuali integrazioni dei materiali di studio sulla base delle esigenze individuali.
N.B.: Il numero totale di pagine della bibliografia qui elencata è comprensiva di un corposo apparato illustrativo e relative didascalie.
Il reperimento autonomo dei testi è parte del normale processo di apprendimento metodologico. Sarà cura della docente fornire copia in pdf dei soli articoli/saggi non altrimenti reperibili
Contenuti
TITOLO DEL CORSO: L’archeologia della terra cruda: apparati architettonici e decorativi dell’Afghanistan preislamico
BASE COMUNE PER 6 CFU:
1. Introduzione ai temi del corso; nozioni generali utili alla comprensione dello specifico contesto storico, geografico e culturale
2. I caratteri fondamentali dell’arte e dell’architettura buddhista afghana del I millennio
3. I caratteri fondamentali dei materiali e delle tecniche di produzione: architettura, scultura, pittura
4. Come si scavano, si documentano, si proteggono e si restaurano i manufatti in argilla e le pitture su intonaci di argilla
5. Analisi di alcuni siti-guida: Tapa Sardar, Mes Aynak, Tepe Narenj, Fondukistan;
8 CFU
In aggiunta a quanto sopra elencato:
1. Alcuni aspetti dell’uso di tecnologie e di materiali tecnologici in paesi svantaggiati: problemi di sostenibilità
2. L’Afghanistan al centro di dinamiche di scambio culturale: alcuni studi di caso
BASE COMUNE PER 6 CFU:
1. Introduzione ai temi del corso; nozioni generali utili alla comprensione dello specifico contesto storico, geografico e culturale
2. I caratteri fondamentali dell’arte e dell’architettura buddhista afghana del I millennio
3. I caratteri fondamentali dei materiali e delle tecniche di produzione: architettura, scultura, pittura
4. Come si scavano, si documentano, si proteggono e si restaurano i manufatti in argilla e le pitture su intonaci di argilla
5. Analisi di alcuni siti-guida: Tapa Sardar, Mes Aynak, Tepe Narenj, Fondukistan;
8 CFU
In aggiunta a quanto sopra elencato:
1. Alcuni aspetti dell’uso di tecnologie e di materiali tecnologici in paesi svantaggiati: problemi di sostenibilità
2. L’Afghanistan al centro di dinamiche di scambio culturale: alcuni studi di caso
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Altre informazioni
Poiché il corso prevede percorsi differenziati in termini di CFU (8 CFU per MAO, MCC, MAA, MLO) e 6 CFU per MAC), gli argomenti trattati saranno organizzati in maniera da fornire un riferimento comune e autonomo di conoscenze generali, anche per coloro che seguiranno il corso con base di crediti inferiore a 8.
Gli stessi programmi differenziati per numero di CFU valgono per le studentesse/gli studenti non frequentanti e Erasmus. Questi, tuttavia, sono invitati a contattare la docente per discutere eventuali integrazioni dei materiali di studio sulla base delle esigenze individuali.
Le studentesse/gli studenti stranieri possono richiedere testi alternativi in lingua inglese
Gli stessi programmi differenziati per numero di CFU valgono per le studentesse/gli studenti non frequentanti e Erasmus. Questi, tuttavia, sono invitati a contattare la docente per discutere eventuali integrazioni dei materiali di studio sulla base delle esigenze individuali.
Le studentesse/gli studenti stranieri possono richiedere testi alternativi in lingua inglese
Corsi
Corsi
ARCHEOLOGIA: ASIA, AFRICA E MEDITERRANEO
Laurea Magistrale
2 anni
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