ID:
0000314
Durata (ore):
48
CFU:
8
SSD:
STORIA E ISTITUZIONI DELL'ASIA
Url:
RELAZIONI E ISTITUZIONI DELL'ASIA E DELL'AFRICA/Asia Anno: 1
Anno:
2024
Dati Generali
Periodo di attività
Secondo Semestre (24/02/2025 - 30/05/2025)
Syllabus
Obiettivi Formativi
l progetto formativo intende fornire gli strumenti metodologici per misurarsi con un dibattito scientifico interdisciplinare attraverso l’analisi critica di studi di diversa impostazione. La presentazione in classe, basata su un’analisi critica di un testo scientifico, aiuterà ad apprendere come svolgere un lavoro in gruppo. Con la scrittura di un essay le studentesse e gli studenti sperimenteranno come realizzare una review della letteratura – un esercizio che trova applicazioni pratiche non solo in campo accademico, ma anche nel mondo del lavoro. L’esame finale consentirà di presentare i risultati di una ricerca autonoma ed originale nell’ambito dei temi affrontati nel corso.
Prerequisiti
Il corso ha natura interdisciplinare e sono quindi utili le conoscenze ottenute durante la laurea triennale e gli altri insegnamenti della magistrale di storia, scienza politica ed economia. Importante è avere consuetudine con la lettura dei giornali.
Metodi didattici
Dopo alcune lezioni frontali introduttive il corso verrà condotto in forma seminariale. Agli studenti sarà chiesto di presentare in classe degli articoli e il docente guiderà poi la discussione. Le presentazioni tenute in classe valgono come prove intercorso. Alla fine del corso gli studenti scriveranno un essay di circa 8 pagine usando la letteratura del corso per rispondere ad una domanda formulata dal docente.
Verifica Apprendimento
l raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi verrà accertato sulla base della presentazione in classe di un articolo scientifico, dell’essay scritto e dell’esame orale finale (che per gli studenti frequentanti consisterà nella presentazione e discussione dell’essay). Le studentesse e gli studenti potranno scegliere se scrivere l’essay ed affrontare l’esame orale finale in inglese o in italiano. La presentazione di gruppo in classe sarà in inglese. I criteri di valutazione adottati sono l’abilità di analisi, la chiarezza espositiva e l’eventuale arricchimento delle conoscenze attraverso letture integrative.
Testi
• Arnold, Dennis and John Pickles (2011) “Global Work, Surplus Labour and the Precarious Economies of the Border”, Antipode 43(5): 1598-1624
• Chan, Jenny, Ngai Pun and Mark Selden (2013) "The politics of global production: Apple, Foxconn and China's new working class", New Technology, Work and Employment, 28(2): 100-115.
• Chang, Dae-Oup (2009) “Informalising Labour in Asia’s Global Factory”, Journal of Contemporary Asia 39(2): 161–79
• Friedman, Eli, (2014) “Alienated Politics: Labour Insurgency and the Paternalistic State in China”, Development & Change, 45(5): 1001-1018.
• Giuseppe Gabusi (2022), “The politics of developmental state”, in Melisa Deciancio, Plabo Nemina, Diana Tussie (eds) Handbook on the Politics of International Development. Cheltenham (UK) and Northampton (MA – USA) (pp.46-61).
• Jakobsen, Thomas Sætre (2018), “From the workplace to the household: migrant labor and accumulation without dispossession”, Critical Asian Studies, 50(2): 176-195.
• Lee, Ching Kwan (2016), “Precarization or Empowerment? Reflections on Recent Labor Unrest in China”, Journal of Asian Studies, 75(2): 317-333.
• Lin, Jake and Minh T. N. Nguyen (2021) “The cycle of commodification: migrant labour, welfare, and the market in global China and Vietnam”, Global Public Policy and Governance, 1: 321-339.
• Masina, Pietro P. and Michela Cerimele (2018) “Patterns of industrialization and the state of industrial labour in post-WTO accession Vietnam”, European Journal of East Asian Studies, 17(2): 1-18.
• Mezzadri, Alessandra, Susan Newman and Sara Srevano (2022) “Feminist global political economies of work and social reproduction”, Review of International Political Economy, 29(6): 1783–1803.
• Smith, Chris and Pun Ngai (2006) "The dormitory labour regime in China as a site for control and resistance", The International Journal of Human Resource Management, 17(8): 1456-1470.
• Chan, Jenny, Ngai Pun and Mark Selden (2013) "The politics of global production: Apple, Foxconn and China's new working class", New Technology, Work and Employment, 28(2): 100-115.
• Chang, Dae-Oup (2009) “Informalising Labour in Asia’s Global Factory”, Journal of Contemporary Asia 39(2): 161–79
• Friedman, Eli, (2014) “Alienated Politics: Labour Insurgency and the Paternalistic State in China”, Development & Change, 45(5): 1001-1018.
• Giuseppe Gabusi (2022), “The politics of developmental state”, in Melisa Deciancio, Plabo Nemina, Diana Tussie (eds) Handbook on the Politics of International Development. Cheltenham (UK) and Northampton (MA – USA) (pp.46-61).
• Jakobsen, Thomas Sætre (2018), “From the workplace to the household: migrant labor and accumulation without dispossession”, Critical Asian Studies, 50(2): 176-195.
• Lee, Ching Kwan (2016), “Precarization or Empowerment? Reflections on Recent Labor Unrest in China”, Journal of Asian Studies, 75(2): 317-333.
• Lin, Jake and Minh T. N. Nguyen (2021) “The cycle of commodification: migrant labour, welfare, and the market in global China and Vietnam”, Global Public Policy and Governance, 1: 321-339.
• Masina, Pietro P. and Michela Cerimele (2018) “Patterns of industrialization and the state of industrial labour in post-WTO accession Vietnam”, European Journal of East Asian Studies, 17(2): 1-18.
• Mezzadri, Alessandra, Susan Newman and Sara Srevano (2022) “Feminist global political economies of work and social reproduction”, Review of International Political Economy, 29(6): 1783–1803.
• Smith, Chris and Pun Ngai (2006) "The dormitory labour regime in China as a site for control and resistance", The International Journal of Human Resource Management, 17(8): 1456-1470.
Contenuti
Sviluppo industriale e catching up con le economie occidentali sono stati gli obiettivi che hanno guidati i paesi dell’Asia Orientale e Sudorientale dalla fine della Seconda Guerra Mondiale (e dalla Restaurazione Meiji nel caso del Giappone). Nel corso dei decenni le strategie economiche sono però mutate radicalmente. Mentre un primo gruppo di paesi – Giappone, Corea del Sud, Taiwan e Singapore – aveva seguito il modello del developmental state, affidando allo Stato un ruolo centrale di pianificazione strategica, le strategie di sviluppo adottate dopo il 1985 (Accordi del Plaza) hanno messo al centro l’attrazione di investimenti esteri e modelli di crescita export-led. Nel corso ricostruiremo questa storia analizzando anche come le implicazioni di queste diverse strategie sulla società ed in particolare sulle condizioni di lavoro. Come in altre parti del mondo, in Asia Orientale si è assistito al diffondersi di forme di lavoro precario anche nell’industria manufatturiera. Gli stessi processi migratori sono stati condizionati dalla precarizzazione tanto che la vita di molte famiglie rimane sospesa fra un mondo rurale, dove vivono vecchi e bambini, e aree industriali in cui lavorano per qualche anno giovani e giovanissimi. Il lavoro industriale diviene parte di una più vasta strategia familiare di sopravvivenza, ma non consente un’uscita sicura e permanente dalla povertà.
Lingua Insegnamento
INGLESE
Corsi
Corsi
RELAZIONI E ISTITUZIONI DELL'ASIA E DELL'AFRICA
Laurea Magistrale
2 anni
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