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Poetica diasporica e sacre reliquie: Borderlands di Gloria Anzaldúa

Articolo
Data di Pubblicazione:
2024
Abstract:
ABSTRACT in italiano Nel 2022 il celebre testo Borderlands La Frontera. The New Mestiza della scrittrice chicana Gloria Anzaldúa, testo teorico-poetico che dall’anno della sua pubblicazione (1987) ha dato eccezionale impulso alla riflessione sul concetto di confine e alle interrogazioni poste dal pensiero decoloniale, è stato ritradotto in italiano dalla studiosa Paola Zaccaria. A più di trent’anni dalla pubblicazione del testo originale, questa nuova traduzione spinge a ritornare sull’innovatività del pensiero di Anzaldúa, “poesia della coesistenza di differenti culture nei territori tra le due Americhe” (Zaccaria 2022). Anzaldúa ha sfidato l’idea di una presunta purezza delle diverse culture, insistendo invece sul concetto di identità ibrida, metamorfica, sempre in trasformazione e alla ricerca di una forma di re-existence. Nel componimento Holy Relics dedicato alla figura di Santa Teresa d’Ávila, il sogno di una nuova coscienza sembra emergere da quella che definirei una poetica diasporica delle reliquie, alla luce delle intuizioni di ‘epistemologi del confine’ quali Paola Zaccaria e José David Saldívar.
Tipologia CRIS:
1.1 Articolo in rivista
Keywords:
poetica diasporica, border art, Gloria Anzaldua, femminismo chicano
Elenco autori:
De Chiara, M.
Autori di Ateneo:
DE CHIARA Marina
Link alla scheda completa:
https://unora.unior.it/handle/11574/224301
Link al Full Text:
https://unora.unior.it//retrieve/handle/11574/224301/150646/Poetica%20diasporica%20e%20sacre%20reliquie.%20Borderlands%20di%20Gloria%20Anzaldua.pdf
Pubblicato in:
DE GENERE
Journal
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