ID:
2/05
Durata (ore):
36
CFU:
6
SSD:
DISCIPLINE DEMOETNOANTROPOLOGICHE
Url:
ARCHEOLOGIA: ASIA, AFRICA E MEDITERRANEO/Archeologie dell'Asia e dell'Africa Anno: 1
ARCHEOLOGIA: ASIA, AFRICA E MEDITERRANEO/Archeologie dell'Asia e dell'Africa Anno: 2
Anno:
2024
Dati Generali
Periodo di attività
Secondo Semestre (24/02/2025 - 30/05/2025)
Syllabus
Obiettivi Formativi
L'insegnamento di antropologia culturale persegue gli obiettivi formativi generali del Corso di laurea ed è volto a fornire un quadro di riferimento teorico e metodologico della disciplina all'interno delle scienze sociali.
Il Corso intende offrire agli studenti e alle studentesse: 1) conoscenze approfondite nelle discipline antropologiche sui principali campi di indagine e i concetti fondamentali della disciplina, collocando le più importanti “svolte” dagli anni ’50 a oggi; 2) conoscenze approfondite sui metodi impiegati e sul mutamento nel tempo dei paradigmi e degli strumenti; 3) conoscenze tematiche dei campi applicativi degli studi antropologici nell’ambito delle scienze umane e sociali.
Gli studenti e le studentesse saranno in grado di applicare i principi fondamentali dell’approccio antropologico per riflettere criticamente e in termini relativistici sulla propria cultura, sviluppando capacità di ascolto, comprensione e rispetto per le differenze e/o le divisioni culturali. Più in particolare, si intende da parte della docente sviluppare 1) autonomia di giudizio (studenti e le studentesse saranno in grado di sviluppare giudizi autonomi nella comprensione della diversità e pluralità culturale, di genere, di classe, di religione, ecc.; e una propria posizione critica rispetto a fenomeni quali il razzismo, il sessismo, la migrazione e la marginalità sociale); 2) abilità comunicative, attraverso l’analisi di parole-chiave quali “identità razzializzate”, “estrattivismo epistemologico”, “etnicicazzione del lavoro”, “svolta ontologica”, ecc.
Il Corso intende offrire agli studenti e alle studentesse: 1) conoscenze approfondite nelle discipline antropologiche sui principali campi di indagine e i concetti fondamentali della disciplina, collocando le più importanti “svolte” dagli anni ’50 a oggi; 2) conoscenze approfondite sui metodi impiegati e sul mutamento nel tempo dei paradigmi e degli strumenti; 3) conoscenze tematiche dei campi applicativi degli studi antropologici nell’ambito delle scienze umane e sociali.
Gli studenti e le studentesse saranno in grado di applicare i principi fondamentali dell’approccio antropologico per riflettere criticamente e in termini relativistici sulla propria cultura, sviluppando capacità di ascolto, comprensione e rispetto per le differenze e/o le divisioni culturali. Più in particolare, si intende da parte della docente sviluppare 1) autonomia di giudizio (studenti e le studentesse saranno in grado di sviluppare giudizi autonomi nella comprensione della diversità e pluralità culturale, di genere, di classe, di religione, ecc.; e una propria posizione critica rispetto a fenomeni quali il razzismo, il sessismo, la migrazione e la marginalità sociale); 2) abilità comunicative, attraverso l’analisi di parole-chiave quali “identità razzializzate”, “estrattivismo epistemologico”, “etnicicazzione del lavoro”, “svolta ontologica”, ecc.
Prerequisiti
È altamente consigliato aver sostenuto l'esame di antropologia culturale nel corso di laurea triennale.
Non si richiedono prerequisiti particolari. Si precisa però che il programma introduce ad una antropologica tematica di settore. Qualora si incontrassero delle difficoltà, si chiede agli studenti di segnalarle in classe in modo che si possa tempestivamente: 1. Integrare il materiale didattico con alcune nozioni di base; 2. Segnalare, di caso in caso, letture adeguate.
Non si richiedono prerequisiti particolari. Si precisa però che il programma introduce ad una antropologica tematica di settore. Qualora si incontrassero delle difficoltà, si chiede agli studenti di segnalarle in classe in modo che si possa tempestivamente: 1. Integrare il materiale didattico con alcune nozioni di base; 2. Segnalare, di caso in caso, letture adeguate.
Metodi didattici
Il corso si svolgerà attraverso lezioni frontali integrate da materiale video-etnografico e fotografico ed è articolato in due parti. Nella prima si offriranno agli studenti e alle studentesse i fondamenti teorici e metodologici della disciplina, dalle origini sino agli sviluppi contemporanei. Nella seconda parte del corso si approfondiranno quattro temi specifici “incontri violenti”, “la situazione coloniale”, la “tratta atlantica” e “restare barbari”). L’ultima mezz’ora di ogni lezione sarà dedicata a raccogliere domande, richieste di precisazioni, interventi e discussioni collegiali. Non sono invece previste attività laboratoriali né esercitazioni.
Si prevede una modalità didattica in presenza. Chi non potrà frequentare in presenza potrà sostenere l’esame da non frequentante.
L'insegnamento si terrà in italiano. La docente garantisce una buona comprensione di inglese e francese e una comprensione di base per lo spagnolo e il portoghese, per cui domande e riflessioni potranno essere riportate anche in altre lingue europee da parte dei partecipanti, per favorire il dialogo e la comprensione delle tematiche affrontate qualora fossero presenti studentesse e studenti Erasmus e/o internazionali.
Si prevede una modalità didattica in presenza. Chi non potrà frequentare in presenza potrà sostenere l’esame da non frequentante.
L'insegnamento si terrà in italiano. La docente garantisce una buona comprensione di inglese e francese e una comprensione di base per lo spagnolo e il portoghese, per cui domande e riflessioni potranno essere riportate anche in altre lingue europee da parte dei partecipanti, per favorire il dialogo e la comprensione delle tematiche affrontate qualora fossero presenti studentesse e studenti Erasmus e/o internazionali.
Verifica Apprendimento
L’insegnamento consente l'acquisizione degli strumenti concettuali fondamentali dell'antropologia culturale, nonché di conoscenze approfondite e ragionate relative ai principali concetti, teorie e metodi dell'antropologia culturale. Al termine dell’insegnamento, le studentesse e gli studenti dovranno essere in grado di comprendere: 1) le diverse “svolte” all’interno della disciplina e 2) avere capacità critica nella lettura di alcuni testi monografici fatti in classe.
La verifica prevista è scritta e consiste in una prova volta ad accertare l'acquisizione e l'uso appropriato di un lessico di base dell'antropologia culturale, la conoscenza dei principali campi tematici della disciplina e delle principali opzioni teoriche; nonché le capacità critiche nell'applicare le conoscenze antropologiche all'analisi di casi specifici trattati in classe e approfonditi dalla docente.
Per la verifica dell'apprendimento verranno utilizzati i seguenti criteri: l'appropriatezza e la ricchezza dei contenuti appresi; la chiarezza espositiva e la capacità di utilizzare il lessico antropologico; le capacità critiche; la capacità di memorizzare, analizzare casi etnografici e fare connessioni e comparazioni.
La verifica prevista è scritta e consiste in una prova volta ad accertare l'acquisizione e l'uso appropriato di un lessico di base dell'antropologia culturale, la conoscenza dei principali campi tematici della disciplina e delle principali opzioni teoriche; nonché le capacità critiche nell'applicare le conoscenze antropologiche all'analisi di casi specifici trattati in classe e approfonditi dalla docente.
Per la verifica dell'apprendimento verranno utilizzati i seguenti criteri: l'appropriatezza e la ricchezza dei contenuti appresi; la chiarezza espositiva e la capacità di utilizzare il lessico antropologico; le capacità critiche; la capacità di memorizzare, analizzare casi etnografici e fare connessioni e comparazioni.
Testi
TESTI DI RIFERIMENTO
Sessione obbligatoria: 1 libro da scegliere tra:
a) Silvia Rivera Cusicanqui, Ch'ixinakax utxiwa: On Decolonising Practices and Discourses (anche in spagnolo: Ch’ixinakax utxiwa: una reflexión sobre prácticas y discursos descolonizadores, Buenos Aires, Retazos-Tinta Limón, 2010)
b) Davi Kopenawa e Bruce Albert, La caduta del cielo. Parole di uno sciamano yanomami, Nottetempo, 2018
c) Pierra Clastre, Cronaca di una tribù. La “fine” dei guayaki, indiani nomadi del Paraguay, Meltemi, 2023
Per gli studenti non frequentanti è obbligatorio lo studio di:
- Ingold, T. Antropologia, Meltemi, Milano, 2020.
Sessione tematica: 2 libri da scegliere all’interno dei seguenti gruppi di testi (scegliere un testo antropologico e un testo letterario):
Gruppo A) Incontri violenti
- The intimate enemy, di Kimberly Theidon
- Tell me why my children died, di Charles Briggs e Clara Mantini-Briggs
- La fine del mondo, di Ernesto De Martino
- La memoria rituale, di Carlo Severi
- I fiumi profondi, di José Maria Arguedas
- Rulli di tamburi per Rancas, di Manuel Scorza
Gruppo B) La situazione coloniale
- Pelle nera e maschere bianche, di Frantz Fanon
- Critica della ragion negra, di Achille Mbembe
- Quaderno di memorie coloniali, di Isabela Figueiredo
- Mumbo Jumbo, di Ishmael Reed
Gruppo C) La tratta atlantica e le migrazioni oggi
- Perdi la madre, di Saidiya Hartman
- Io sono confine, di Shahram Khosravi
- Il tempo della disobbedienza. Per una antropologia della parentela nella migrazione, di Simona Taliani
- Amatissima, di Toni Morrison
- Uno di questi due paesi è immaginario, di Pauline Melville
Gruppo D) Restare barbari
- La casa di sapone. Etnografia del carcere boliviano di San Pedro, di Francesca Cerbini
- La guerra contro le donne, di Rita Laura Segato
- Restare barbari, di Louiza Youski
- La vita e mezza, di Sony Labou Tansi
- Acquadolce, di Akwaeke Emezi
- Precious, di Sapphire
Sessione obbligatoria: 1 libro da scegliere tra:
a) Silvia Rivera Cusicanqui, Ch'ixinakax utxiwa: On Decolonising Practices and Discourses (anche in spagnolo: Ch’ixinakax utxiwa: una reflexión sobre prácticas y discursos descolonizadores, Buenos Aires, Retazos-Tinta Limón, 2010)
b) Davi Kopenawa e Bruce Albert, La caduta del cielo. Parole di uno sciamano yanomami, Nottetempo, 2018
c) Pierra Clastre, Cronaca di una tribù. La “fine” dei guayaki, indiani nomadi del Paraguay, Meltemi, 2023
Per gli studenti non frequentanti è obbligatorio lo studio di:
- Ingold, T. Antropologia, Meltemi, Milano, 2020.
Sessione tematica: 2 libri da scegliere all’interno dei seguenti gruppi di testi (scegliere un testo antropologico e un testo letterario):
Gruppo A) Incontri violenti
- The intimate enemy, di Kimberly Theidon
- Tell me why my children died, di Charles Briggs e Clara Mantini-Briggs
- La fine del mondo, di Ernesto De Martino
- La memoria rituale, di Carlo Severi
- I fiumi profondi, di José Maria Arguedas
- Rulli di tamburi per Rancas, di Manuel Scorza
Gruppo B) La situazione coloniale
- Pelle nera e maschere bianche, di Frantz Fanon
- Critica della ragion negra, di Achille Mbembe
- Quaderno di memorie coloniali, di Isabela Figueiredo
- Mumbo Jumbo, di Ishmael Reed
Gruppo C) La tratta atlantica e le migrazioni oggi
- Perdi la madre, di Saidiya Hartman
- Io sono confine, di Shahram Khosravi
- Il tempo della disobbedienza. Per una antropologia della parentela nella migrazione, di Simona Taliani
- Amatissima, di Toni Morrison
- Uno di questi due paesi è immaginario, di Pauline Melville
Gruppo D) Restare barbari
- La casa di sapone. Etnografia del carcere boliviano di San Pedro, di Francesca Cerbini
- La guerra contro le donne, di Rita Laura Segato
- Restare barbari, di Louiza Youski
- La vita e mezza, di Sony Labou Tansi
- Acquadolce, di Akwaeke Emezi
- Precious, di Sapphire
Contenuti
TITOLO DEL CORSO: Teorie e campi dell’antropologia culturale
ELENCO DEGLI ARGOMENTI:
1. Le svolte della disciplina all’interno della storia globale; gli Europei e i popoli senza storia; la scrittura dell’Altro; addio ai Tristi tropici.
2. La conquista dell’America: la scomparsa dell’oggetto etnografico e la comparsa dei recinti; il mito del “Bianco” tra colonialismo, sfruttamento e memoria rituale.
3. Il lessico della differenza e le sue innumerevoli distorsioni: “razza” e zoo umani in Europa e negli Stati Uniti d’America; nativi e diritti umani (storie di infanticidio indigeno in Brasile e in Venezuela).
4. Antropologia e genocidio: vita di Ishi, l’ultimo Yahi, e di altri testimoni del massacro dei nativi. Identità contaminate, identità razzializzate.
5. La tabulazione del desiderio coloniale, le “generazioni rubate” e il problema del meticciato. Storie di infanzie conteste: dai figli mezzo-sangue degli aborigeni australiani ai bambini inuit danesi e canadesi;
6. La costruzione degli “indesiderabili” (alterità, marginalità, deumanizzazione) e la “palestinizzazione dell’indigeno” oggi (esempi storico-etnografici legati ai contesti della Colombia, del Guatemala e di Haiti).
7. Epistemicidi e estrattivismi epistemologici: il sapere medico alla prova della violenza della Storia (note intorno alle epidemie di colera in Venezuela e ai traumi degli anni del “terrorismo” in Perù);
8. Resistenze culturali, “melanconie diasporiche” e decolonialità nelle popolazioni afro-discendenti.
Approfondimenti tematici e letterari:
A) Incontri violenti: il rapporto tra antropologia e mito-storia, tra tradizione e memoria nella scrittura di José Maria Arguedas e Manuel Scorza.
B) La situazione coloniale e la sua scrittura: identità dei coloni e dei colonizzati a partire dalla rilettura di Pelle nera e maschere bianche di Frantz Fanon.
C) Memorie ostinate della tratta atlantica e del Middle Passage nella letteratura afroamericana: da Beloved a Perdi la madre, il mito dell’Ogbanje come tropo della mobilità e della migrazione.
D) Restare barbari: Louiza Yousfi, l’Europa oggi e le forme di resistenza all’imbarbarimento del mondo.
ELENCO DEGLI ARGOMENTI:
1. Le svolte della disciplina all’interno della storia globale; gli Europei e i popoli senza storia; la scrittura dell’Altro; addio ai Tristi tropici.
2. La conquista dell’America: la scomparsa dell’oggetto etnografico e la comparsa dei recinti; il mito del “Bianco” tra colonialismo, sfruttamento e memoria rituale.
3. Il lessico della differenza e le sue innumerevoli distorsioni: “razza” e zoo umani in Europa e negli Stati Uniti d’America; nativi e diritti umani (storie di infanticidio indigeno in Brasile e in Venezuela).
4. Antropologia e genocidio: vita di Ishi, l’ultimo Yahi, e di altri testimoni del massacro dei nativi. Identità contaminate, identità razzializzate.
5. La tabulazione del desiderio coloniale, le “generazioni rubate” e il problema del meticciato. Storie di infanzie conteste: dai figli mezzo-sangue degli aborigeni australiani ai bambini inuit danesi e canadesi;
6. La costruzione degli “indesiderabili” (alterità, marginalità, deumanizzazione) e la “palestinizzazione dell’indigeno” oggi (esempi storico-etnografici legati ai contesti della Colombia, del Guatemala e di Haiti).
7. Epistemicidi e estrattivismi epistemologici: il sapere medico alla prova della violenza della Storia (note intorno alle epidemie di colera in Venezuela e ai traumi degli anni del “terrorismo” in Perù);
8. Resistenze culturali, “melanconie diasporiche” e decolonialità nelle popolazioni afro-discendenti.
Approfondimenti tematici e letterari:
A) Incontri violenti: il rapporto tra antropologia e mito-storia, tra tradizione e memoria nella scrittura di José Maria Arguedas e Manuel Scorza.
B) La situazione coloniale e la sua scrittura: identità dei coloni e dei colonizzati a partire dalla rilettura di Pelle nera e maschere bianche di Frantz Fanon.
C) Memorie ostinate della tratta atlantica e del Middle Passage nella letteratura afroamericana: da Beloved a Perdi la madre, il mito dell’Ogbanje come tropo della mobilità e della migrazione.
D) Restare barbari: Louiza Yousfi, l’Europa oggi e le forme di resistenza all’imbarbarimento del mondo.
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Altre informazioni
Per richiesta di informazioni o delucidazioni si prega di scrivere a:
simona.taliani@unior.it
Verranno date indicazioni a inizio Corso per quei studenti e quelle studentesse che non abbiamo dato esami di antropologia culturale nei precedenti percorsi formativi.
simona.taliani@unior.it
Verranno date indicazioni a inizio Corso per quei studenti e quelle studentesse che non abbiamo dato esami di antropologia culturale nei precedenti percorsi formativi.
Corsi
Corsi
ARCHEOLOGIA: ASIA, AFRICA E MEDITERRANEO
Laurea Magistrale
2 anni
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Persone
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