ID:
1/975
Durata (ore):
48
CFU:
8
SSD:
LINGUE E LETTERATURE DEL GIAPPONE E DELLA COREA
Url:
LINGUE E CULTURE ORIENTALI E AFRICANE/Asia meridionale, orientale, Buddhismo Anno: 1
Anno:
2024
Dati Generali
Periodo di attività
CICLO ANNUALE UNICO (23/09/2024 - 30/05/2025)
Syllabus
Obiettivi Formativi
Al termine del corso lo studente sarà in grado di leggere e scrivere i due sillabari fonetici (hiragana e katakana) e circa 180 sinogrammi (kanji). Inoltre, avrà acquisito un vocabolario di base e alcune strutture sintattico-grammaticali fondamentali che gli permetteranno di comprendere semplici testi e affrontare piccole conversazioni.
Ulteriori risultati di apprendimento attesi
Al termine di questa prima annualità lo studente sarà già in grado di riconoscere registri linguistici diversi, che richiedono l’uso di forme differenti di alcune parti del discorso, come verbi o aggettivi, a seconda del contesto. In particolar modo, imparerà le regole fondamentali della pragmatica della lingua giapponese, che prevede spesso l’uso del non detto e implica un’alta capacità di deduzione da parte di chi ascolta nei confronti del messaggio proveniente dall’interlocutore. Lo studente sarà quindi in grado di decodificare in maniera corretta i vari elementi della comunicazione verbale, paraverbale e non verbale.
Abilità comunicative:
Lo studente sarà in grado di parlare di sé in modo semplice, raccontare esperienze fatte, esprimere intenzioni e desideri, chiedere informazioni e permessi, ed esprimere pareri su temi della vita quotidiana.
Capacità di apprendimento:
I docenti forniranno allo studente informazioni utili sulla metodologia di studio da seguire affinché ciò che viene appreso in classe, durante le ore di lezione, sia acquisito in modo duraturo, con lo studio autonomo a casa. La struttura articolata dei libri di testo sarà illustrata nel dettaglio durante le prime lezioni del docente, permettendo all’alunno di utilizzare al meglio questi strumenti e di sfruttarli in maniera congrua rispetto alle proprie necessità.
Ulteriori risultati di apprendimento attesi
Al termine di questa prima annualità lo studente sarà già in grado di riconoscere registri linguistici diversi, che richiedono l’uso di forme differenti di alcune parti del discorso, come verbi o aggettivi, a seconda del contesto. In particolar modo, imparerà le regole fondamentali della pragmatica della lingua giapponese, che prevede spesso l’uso del non detto e implica un’alta capacità di deduzione da parte di chi ascolta nei confronti del messaggio proveniente dall’interlocutore. Lo studente sarà quindi in grado di decodificare in maniera corretta i vari elementi della comunicazione verbale, paraverbale e non verbale.
Abilità comunicative:
Lo studente sarà in grado di parlare di sé in modo semplice, raccontare esperienze fatte, esprimere intenzioni e desideri, chiedere informazioni e permessi, ed esprimere pareri su temi della vita quotidiana.
Capacità di apprendimento:
I docenti forniranno allo studente informazioni utili sulla metodologia di studio da seguire affinché ciò che viene appreso in classe, durante le ore di lezione, sia acquisito in modo duraturo, con lo studio autonomo a casa. La struttura articolata dei libri di testo sarà illustrata nel dettaglio durante le prime lezioni del docente, permettendo all’alunno di utilizzare al meglio questi strumenti e di sfruttarli in maniera congrua rispetto alle proprie necessità.
Prerequisiti
Indispensabile la conoscenza della grammatica italiana; fortemente consigliata una conoscenza di livello intermedio-avanzato della lingua inglese.
Metodi didattici
Il corso, annuale, prevede ogni settimana una lezione di due ore con una docente italiana, per un totale di 48 ore, e tre esercitazioni linguistiche di due ore ciascuna con collaboratori madrelingua, per un totale di 144 ore. Durante le lezioni del docente italiano saranno introdotti, di volta in volta, nuovi vocaboli e argomenti grammaticali, e gli studenti saranno incoraggiati a leggere brevi testi, a tradurre o costruire frasi utilizzando gli elementi studiati e a fare domande su quanto dovesse risultare poco chiaro.
In occasione delle esercitazioni linguistiche, invece, i discenti avranno la possibilità di praticare con una modalità immersiva quanto appreso in via teorica. Ognuna delle tre esercitazioni linguistiche settimanali avrà un contenuto distinto:
a) esercizi di grammatica, conversazione e approfondimenti su espressioni specifiche;
b) lettura e scrittura;
c) ascolto e dettato.
In aggiunta a tutto ciò, gli studenti avranno a disposizione un corso integrativo e non sostitutivo in formato digitale (e-learning) sulla piattaforma elettronica d’Ateneo, all’interno del quale troveranno ogni settimana nuovi esercizi interattivi, con correzione in tempo reale, creati appositamente dai docenti della cattedra sulla base del sillabo. Sono inoltre previste esercitazioni e attività integrative a distanza, su piattaforma Microsoft Teams, cui gli studenti sono tenuti ad accedere utilizzando le credenziali di posta istituzionale.
È opportuno sottolineare che, per quanto la frequenza non sia formalmente obbligatoria, una partecipazione costante, e soprattutto attiva, a ogni singola lezione ed esercitazione linguistica, nonché lo svolgimento degli esercizi forniti nelle aule virtuali, siano un requisito imprescindibile ai fini del raggiungimento dei risultati attesi.
In occasione delle esercitazioni linguistiche, invece, i discenti avranno la possibilità di praticare con una modalità immersiva quanto appreso in via teorica. Ognuna delle tre esercitazioni linguistiche settimanali avrà un contenuto distinto:
a) esercizi di grammatica, conversazione e approfondimenti su espressioni specifiche;
b) lettura e scrittura;
c) ascolto e dettato.
In aggiunta a tutto ciò, gli studenti avranno a disposizione un corso integrativo e non sostitutivo in formato digitale (e-learning) sulla piattaforma elettronica d’Ateneo, all’interno del quale troveranno ogni settimana nuovi esercizi interattivi, con correzione in tempo reale, creati appositamente dai docenti della cattedra sulla base del sillabo. Sono inoltre previste esercitazioni e attività integrative a distanza, su piattaforma Microsoft Teams, cui gli studenti sono tenuti ad accedere utilizzando le credenziali di posta istituzionale.
È opportuno sottolineare che, per quanto la frequenza non sia formalmente obbligatoria, una partecipazione costante, e soprattutto attiva, a ogni singola lezione ed esercitazione linguistica, nonché lo svolgimento degli esercizi forniti nelle aule virtuali, siano un requisito imprescindibile ai fini del raggiungimento dei risultati attesi.
Verifica Apprendimento
Il corso prevede due prove intercorso con lo scopo di permettere agli studenti una maggiore comprensione della tipologia di esercizi che affronteranno durante l’esame scritto di fine corso.
Una prima prova si tiene durante una delle ultime lezioni del primo semestre. La seconda prova si tiene solitamente prima della fine del mese di aprile.
Entrambe le prove sono corrette a ciascuno studente e restituite prima di una revisione collettiva fatta durante una delle lezioni successive alla prova stessa. Inoltre, gli studenti ai quali non fossero chiari i motivi delle correzioni sono invitati a incontrare la docente in orario ricevimento studenti per ulteriori approfondimenti.
L’esame finale si articola in prova: scritta e orale
La prova scritta, in remoto, prevede: brani di comprensione con domande vero/falso e domande a risposta aperta; domande sulle strutture sintattico-grammaticali con risposta a scelta multipla e risposta aperta; scrittura e lettura dei kanji (sinogrammi), ecc.
NB: Trattandosi di un corso annuale, non è possibile sostenere lo scritto prima che siano finiti i due semestri del proprio anno di frequenza. Gli studenti iscritti al corso per l’anno accademico 2024-2025 potranno pertanto partecipare agli esami scritti a partire da giugno 2025.
La prova orale, che può essere affrontata solo dopo aver superato lo scritto, consiste in:
1. Presentarsi;
2. Lettura di alcuni testi che si trovano all’interno del libro adottato: Genki, Vol. I.
3. Domande sul testo letto. Bisogna rispondere senza guardare il libro;
4. Domande sulla vita di ogni giorno;
5. Dettato con verifica della conoscenza dei caratteri studiati.
6. Traduzione di frasi dall’italiano per verificare la conoscenza delle regole grammaticali.
Lingua in cui si svolge l’esame: giapponese e italiano.
Criteri di valutazione: valutazione del grado di assimilazione dei contenuti grammaticali, della correttezza e ricchezza lessicale, della conoscenza dei caratteri; capacità di applicazione delle nozioni acquisite, uso corretto della terminologia.
Una prima prova si tiene durante una delle ultime lezioni del primo semestre. La seconda prova si tiene solitamente prima della fine del mese di aprile.
Entrambe le prove sono corrette a ciascuno studente e restituite prima di una revisione collettiva fatta durante una delle lezioni successive alla prova stessa. Inoltre, gli studenti ai quali non fossero chiari i motivi delle correzioni sono invitati a incontrare la docente in orario ricevimento studenti per ulteriori approfondimenti.
L’esame finale si articola in prova: scritta e orale
La prova scritta, in remoto, prevede: brani di comprensione con domande vero/falso e domande a risposta aperta; domande sulle strutture sintattico-grammaticali con risposta a scelta multipla e risposta aperta; scrittura e lettura dei kanji (sinogrammi), ecc.
NB: Trattandosi di un corso annuale, non è possibile sostenere lo scritto prima che siano finiti i due semestri del proprio anno di frequenza. Gli studenti iscritti al corso per l’anno accademico 2024-2025 potranno pertanto partecipare agli esami scritti a partire da giugno 2025.
La prova orale, che può essere affrontata solo dopo aver superato lo scritto, consiste in:
1. Presentarsi;
2. Lettura di alcuni testi che si trovano all’interno del libro adottato: Genki, Vol. I.
3. Domande sul testo letto. Bisogna rispondere senza guardare il libro;
4. Domande sulla vita di ogni giorno;
5. Dettato con verifica della conoscenza dei caratteri studiati.
6. Traduzione di frasi dall’italiano per verificare la conoscenza delle regole grammaticali.
Lingua in cui si svolge l’esame: giapponese e italiano.
Criteri di valutazione: valutazione del grado di assimilazione dei contenuti grammaticali, della correttezza e ricchezza lessicale, della conoscenza dei caratteri; capacità di applicazione delle nozioni acquisite, uso corretto della terminologia.
Testi
Libri di testo:
- Banno E., Ikeda Y. et al., An Integrated Course in Elementary Japanese. Genki (3rd edition), Vol. 1, The Japan Times, Tokyo, 2016;
- Banno E., Ikeda Y. et al., An Integrated Course in Elementary Japanese. Genki. Workbook (3rd edition), Vol. 1, The Japan Times, Tokyo, 2016;
- Minna no nihongo (2nd edition), voll. 1 and 2, 3A Corporation, 2012.
- Banno E., Ikeda Y. et al., An Integrated Course in Elementary Japanese. Genki (3rd edition), Vol. 1, The Japan Times, Tokyo, 2016;
- Banno E., Ikeda Y. et al., An Integrated Course in Elementary Japanese. Genki. Workbook (3rd edition), Vol. 1, The Japan Times, Tokyo, 2016;
- Minna no nihongo (2nd edition), voll. 1 and 2, 3A Corporation, 2012.
Contenuti
1. Sillabari fonetici (hiragana e katakana).
2. Frasi affermative e interrogative. Legare due sostantivi con la particella no.
3. Pronomi e aggettivi dimostrativi e interrogativi. Locativi. La particella mo. Frasi negative. Particelle enfatiche.
4. Coniugazione dei verbi. Particelle. Riferimenti temporali. Frasi interro-negative. Avverbi di frequenza e quantità.
5. Verbi di stato. Forme passate della copula e dei verbi. Espressioni di durata temporale. Le particelle mo e to.
6. Aggettivi. Formulare un invito. Contare oggetti.
7. La forma in –te. Richiesta gentile. Chiedere/dare un permesso. Esprimere un divieto. Descrivere due azioni consecutive. Offrire il proprio aiuto. Espressioni causali.
8. La forma –te iru. Espressioni descrittive. Forma in –te per unire due proposizioni. Descrivere lo scopo del movimento di qualcuno. Contare persone.
9. Forme piane. Discorso informale. Esprimere ciò che si pensa e riferire ciò che ci è stato detto. Richiesta negativa gentile. “Mi piace/non mi piace/ sono bravo a/non sono bravo a fare qualcosa”. Pronomi indefiniti.
10. Forme passate piane. Qualificare sostantivi con verbi e aggettivi. “Non ho ancora fatto qualcosa”. Proposizioni causali.
11. Confronto fra due cose. Confronto tra tre o più cose. Sostituire un sostantivo con il pronome no. Esprimere ciò che una persona ha in mente di fare. Esprimere un cambiamento di stato. “Qualcosa/qualcuno, tutto/tutti”. La particella de.
12. Esprimere un desiderio. Elenco non esaustivo di azioni. Parlare di esperienze del passato. Elenco non esaustivo di cose e persone.
13. Esplicitare una causa. Il verbo ausiliare -sugiru. Dare un consiglio. Espressioni causali formali. Esprimere un obbligo. Esprimere un’ipotesi.
2. Frasi affermative e interrogative. Legare due sostantivi con la particella no.
3. Pronomi e aggettivi dimostrativi e interrogativi. Locativi. La particella mo. Frasi negative. Particelle enfatiche.
4. Coniugazione dei verbi. Particelle. Riferimenti temporali. Frasi interro-negative. Avverbi di frequenza e quantità.
5. Verbi di stato. Forme passate della copula e dei verbi. Espressioni di durata temporale. Le particelle mo e to.
6. Aggettivi. Formulare un invito. Contare oggetti.
7. La forma in –te. Richiesta gentile. Chiedere/dare un permesso. Esprimere un divieto. Descrivere due azioni consecutive. Offrire il proprio aiuto. Espressioni causali.
8. La forma –te iru. Espressioni descrittive. Forma in –te per unire due proposizioni. Descrivere lo scopo del movimento di qualcuno. Contare persone.
9. Forme piane. Discorso informale. Esprimere ciò che si pensa e riferire ciò che ci è stato detto. Richiesta negativa gentile. “Mi piace/non mi piace/ sono bravo a/non sono bravo a fare qualcosa”. Pronomi indefiniti.
10. Forme passate piane. Qualificare sostantivi con verbi e aggettivi. “Non ho ancora fatto qualcosa”. Proposizioni causali.
11. Confronto fra due cose. Confronto tra tre o più cose. Sostituire un sostantivo con il pronome no. Esprimere ciò che una persona ha in mente di fare. Esprimere un cambiamento di stato. “Qualcosa/qualcuno, tutto/tutti”. La particella de.
12. Esprimere un desiderio. Elenco non esaustivo di azioni. Parlare di esperienze del passato. Elenco non esaustivo di cose e persone.
13. Esplicitare una causa. Il verbo ausiliare -sugiru. Dare un consiglio. Espressioni causali formali. Esprimere un obbligo. Esprimere un’ipotesi.
Lingua Insegnamento
Lingua Giapponese 1
Corsi
Corsi
3 anni
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